Tradizioni gastronomiche per la Befana.

 

L'Epifania, è una ricorrenza religiosa molto importante che chiude le festività legate al Natale. Su di essa nel corso del tempo si è innestata una tradizione molto sentita in molte località italiane e di altri Paesi: la Befana.

Una festa, in realtà, di antichissime origini precristiane che è poi stata assorbita e modificata nel corso dei secoli. Era comunque collegata al ciclo delle stagioni, ai riti propiziatori in previsione della primavera e, quindi, del risveglio della natura. La Befana infatti inizialmente era una strega benevola, solo in seguito con l'avvento del Cristianesimo assunse connotazioni negative legate al peccato, ai suoi affetti nocivi sull'uomo e su quanto lo circonda. A tal proposito è bene ricordare infatti che, anche se la nostra protagonista porta i doni ai bambini buoni, rinnovando così le tradizioni antiche, esistono casi in cui un suo fantoccio viene bruciato pubblicamente. Un anticipo insomma dei roghi della vecchia diffusi durante il periodo quaresimale e che hanno la funzione di bruciare simbolicamente i peccati collettivi.




In questo complesso e articolato panorama si sono innestate nel tempo le tradizioni alimentari di moltissimi luoghi, elaborando da Nord a Sud proposte dolci e salate per festeggiare e, al tempo stesso, chiudere degnamente il periodo natalizio.

Una dei più conosciuti è certamente la Fugassa d'la Befana, focaccia dolce molto gustosa di matrice piemontese a base di farina, burro, uova, lievito, canditi e uva passa (a seconda delle località però gli ingredienti possono variare). Una preparazione nota però per una particolarità: al suo interno è inserita infatti una moneta, in alcune zone sostituita da una fava, con la funzione di portare fortuna a chi la trova.

Buonissime sono anche le pettole pugliesi, piccole frittelle che vengono preparate in genere a partire dalla festa di San Martino fino alla nostra protagonista. Possono essere sia dolci che salate, nel secondo caso il loro ripieno può essere variegato: olive verdi e nere, olive e acciughe o anche olive e baccalà, queste sono le tre varianti maggiormente diffuse. Si possono fare anche senza ripieno ed essere abbinate a un gustoso condimento come la salsa pomodoro.




Anche la lasagna è una preparazione molto diffusa lungo lo Stivale, in numerosissime versioni! Non è presente infatti solo quella classica col ragù di carne, ma anche a base di verdure, bianche, col pesto, un trionfo di versioni e sapori insomma che sono un esempio lampante dell'enorme complessità del nostro patrimonio alimentare.

Anche il cappone è un prodotto d'eccellenza particolarmente associato ad alcune zone. Per la Befana, nello specifico, è tradizione prepararlo sia a Brescia che a Milano. Può essere proposto ripieno bollito o arrosto, nel primo caso però ha la capacità di generare altre squisitezze come il brodo, ricercatissimo, con cui la sera vengono proposti in famiglia i tortellini.

Il brodo di polpo costituisce un'altra particolarità nel vasto patrimonio culinario legato a questa festa. E' tipico della tradizione napoletana ed è uno dei piatti che maggiormente sono legati alla storia del luogo; è anche un famoso street food. Si tratta, in sostanza, di polpo lessato e tagliato a pezzetti che viene servito col suo brodo e freselle di pane secco. Una tradizione, quella di consumarlo per le strade della città, che purtroppo sta sempre più sparendo.

La pinsa è una tipicità veneta molto particolare, quasi un ibrido tra pizza e polenta, costituita da farina di mais e frutta secca.

L'insalata di rinforzo è poi un piatto fortemente associato alla tradizione culinaria partenopea delle feste natalizie, quindi consumata generalmente per l'ultima volta in occasione dell'Epifania.

Sono molto diffusi anche dolcetti di pasta sfoglia di differenti forme a seconda dei vari territori. Desidero menzionare a tal proposito due esempi: in Lombardia ci sono i cammelli, mentre nelle Marche le pecorelle.

Quelle appena esposte sono solo alcune delle proposte dolci e salate che da Nord a Sud vengono preparate in occasione della Befana. Un ricco insieme di piatti, tutti gustosissimi, che testimoniano la complessità storica, culturale e alimentare di cui sono colme le nostre aree geografiche e che spetta a noi conoscere, tutelare e, soprattutto, promuovere perché, ricordiamocelo sempre, sono tesori preziosi per il nostro turismo e, di conseguenza, il Paese intero.

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