Frittata, storia e curiosità di un piatto semplice ma gustoso!

 

La frittata è certamente un piatto semplice e veloce amato da numerosissime persone sia perché può essere preparata con differenti ingredienti e perché sostituisce in modo eccellente la carne. Sono moltissimi anche i modi di prepararla e i risultati che si possono ottenere.

Di certo l'atto di cuocere le uova, proprio come una frittata, non è una novità ma accompagna l'uomo da moltissimo tempo. Va precisato però che, in generale, la nostra protagonista ha sempre avuto una connotazione povera e profondamente associata al popolo.





Le frittate e le mille versioni che ne derivano o che a esse sono imparentate sono certamente parte integrante delle varie cucine povere e contadine non solo di moltissime regioni italiane ma anche di svariati Paesi nel mondo. Nel Bel Paese poi sono innumerevoli le ricette che, da Nord a Sud, potrebbero essere menzionate. Come infatti non citare il panino con la frittata, le molte frittate con le erbe selvatiche o la famosissima frittata di spaghetti? (solo per menzionarne tre delle svariate esistenti).

Di certo le uova e le varie preparazioni che ne derivano ebbero un ruolo fondamentale per lungo tempo non solo per la sussistenza contadina ma anche per l'alimentazione durante i periodi di magro in cui il consumo di carne era interdetto.

La frittata era già conosciuta dalle antiche culture del Mediterraneo. Apicio, per esempio, nella sua famosa opera "De re coquinaria" del I secolo d. C. ne propone numerose ricette e versioni differenti, anche in base agli ingredienti che si aggiungevano di volta in volta alle uova per arricchire il risultato finale. Era addirittura presente una versione dolce chiamata "ova spugnose" che veniva preparata anche con il latte e poi cosparsa di miele e pepe a fine cottura.

Una ricetta particolare che può erroneamente essere relegata a un passato distante da noi. In realtà c'è un'altra preparazione dolce molto nota: il Kaiserschmarrn o "frittata dell'imperatore". E' tra i dolci austriaci più conosciuti, diffuso nelle zone che appartenevano all'Impero austro-ungarico. E' un mix tra una frittata e una crepes, cosparso con zucchero a velo e servito con confettura di ribes o mirtilli o salsa di mele.



(Keiserschmarrn)


Di certo la ricetta storica più completa della frittata è presente nel "Libro de arte coquinaria" di Maestro Martino, del XV secolo.


"Per fare frictata.

Battirai l'ova molto bene, et insieme un poca de acqua, et un poco di lacte per farla un poco più morbida, item un poco di bon caso grattato, et cocirala in bon botiro perché sia più grassa. Et nota che per farla bona non vole esser voltata né molto cotta"


Lungo i secoli poi sono numerosi i casi di frittate giganti che possono essere menzionate: nel 1535, per esempio, presso la certosa di Padula (provincia di Salerno) ne venne preparata una con 1000 uova in onore di Carlo V di Spagna che li sostò dopo la vittoria alla battaglia di Tunisi. Il 17 maggio del 1987 in Spagna il cuoco Antonio Rivera Casal preparò una frittata con 5000 uova. Presso Colli a Volturno, in provincia di Isernia, e a Casale, in provincia di Caserta, per il giorno di Pasqua ogni famiglia prepara una frittata contenente dalle 100 alle 500 uova alle quali si uniscono svariati ingredienti a seconda dei gusti e delle tradizioni familiari. A Montaquila, in provincia di Isernia, ogni anno si svolge la "Sagra della Frittata" durante la quale le famiglie realizzano frittate di varie dimensioni.

Ma la frittata è anche presente nel mondo culturale e nelle sue pressoché infinite declinazioni, come sono numerosi del resto gli aneddoti che potrebbero essere narrati. D'Annunzio, per esempio, aveva un rapporto particolare col cibo che non apprezzava molto, infatti si nutriva spesso di grandi frittate e, indimenticabile, è anche la celeberrima frittatona di cipolle di Fantozzi, consumata insieme alla birra mentre guardava la partita di calcio. Quest'ultimo non è certo l'unico caso in cui la nostra protagonista compare nei film della "commedia all'italiana", nota infatti è anche la frittata di 12 uova di Bud Spencer.

Parlando sempre di cinema, nella scena finale del film "Big Night" di Stanley Tucci il panino con la frittata è il cibo rappacificatore tra i due fratelli protagonisti.

La nostra protagonista è anche entrata nel tempo nel modo di parlare e di esprimersi di tutti noi, indicando un pasticcio, una situazione poco definita o un guaio.

Una preparazione quindi buona, semplice ma non per questo banale. Concentrato di gusto ma anche di tante curiosità che spesso magari ignoriamo o a cui non siamo abituati a dare il giusto valore. Anche in un cibo semplice c'è una storia da scoprire fatta di vita e delle vicissitudini delle generazioni che ci hanno preceduto.

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