La Pasqua e i suoi simboli (II, l'uovo).

L'uovo è un prodotto che, come tutti sanno, è saldamente legato alla Pasqua. Che sia a base di cioccolato o uova vere sode o proposte in altri modi, i significati sono i medesimi.
Ma l'uovo è da sempre stato oggetto di culto o protagonista in riti di propiziazione di tipo pagano, sia per la propria forma che ricorda quella del grembo materno, sia per il fatto che racchiude la vita. Alcune culture pagane consideravano il cielo e la terra come due parti unite a formare un uovo, mentre gli Egizi ritenevano che fosse il centro dei quattro elementi.

(Francisco de Zurbaran, L'adorazione
dei pastori, 1638, Grenoble,
Musée des Beaux-Arts)

E' il simbolismo di buon auspicio che collega questi culti e quelli cristiani; è chiaro che colorare le uova, pratica diffusasi con l'avvento del cristianesimo, sia un esempio di ciò. In molti paesi anglosassoni o del Nord Europa le uova vengono nascoste e cercate dai bambini. Vi è una leggenda diffusa a tal proposito: Maria Maddalena, avendo trovato il sepolcro vuoto, annunciata la lieta notizia ai discepoli si sentì rispondere da Pietro: "Crederò a quel che dici solo se le uova contenute in quel cestello diventeranno rosse", e subito esse si colorarono.
Nella tradizione balcanica e ortodossa l'uovo viene cotto e colorato di rosso il giovedì santo e poi consumato a Pasqua; dalle mie parti le uova del venerdì Santo vengono tenute da parte e consumate sode la mattina di Pasqua.

(Hieronymus Bosch, Il giardino delle delizie, part., dal
Trittico delle delizie, 1503-1504, Madrid, Prado)

A partire dal XX secolo però, anche grazie all'industria alimentare, l'uovo di cioccolato si è imposto sul mercato ma soprattutto nelle scelte dei consumatori in numerosissime varianti che hanno saputo stimolare (parlo dei lavori artigianali), l'arte dei maestri pasticcieri.
Nell'esegesi biblica l'uovo, essendo contenitore della vita, rappresenta la speranza nella rinascita e quindi nella risurrezione, per questo motivo appare nelle scene della natività della Vergine o di Cristo. Secondo Filippo Picinelli (1604-1679 circa), studioso agostiniano, l'uovo rappresenterebbe l'utero della Vergine che, colpito dai raggi dello Spirito Santo, generò Gesù Cristo.
Nell'arte troviamo tutte queste simbologie, come nei due esempi riportati qua sotto.




La prima opera, di Tiziano, rappresenta la Presentazione della Vergine al Tempio, 1534-1538, Venezia, Gallerie dell'Accademia. Le uova in relazione alla vicenda sono un annuncio della fecondazione virginale della Vergine perché come l'uovo riscaldato dal sole si schiude e genera il pulcino, così la Vergine fecondata dallo Spirito Santo concepisce Gesù Cristo.
La seconda opera invece è di Jacopo Bassano, Cena in Emmaus, 1538 circa, Fort Worth, Kimbell Art Museum. L'ultima opera l'ho scelta perché in questo caso l'uovo è un chiaro riferimento alla Resurrezione ed è una degna conclusione per questa breve riflessione su uno degli alimenti simbolo della Pasqua.
BUONA PASQUA A TUTTI!


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