Tradizioni alimentari per la Domenica delle Palme.
La Domenica delle Palme è un giorno particolarmente importante per il cristianesimo perché apre le porte all'importantissima Settimana Santa, densa di riti e simbolismi che coinvolgono anche il mondo alimentare e la cucina.
Sono numerosi, a tal proposito, i piatti ma anche le materie prime che vengono utilizzate per questa solennità e che sono dei veri e propri anticipatori delle squisitezze che verranno cucinate nei giorni successivi.
Di certo cucina, tradizioni popolari e religione determinano un mix particolarissimo che, nel tempo, ha prodotto curiosità gastronomiche ma anche culturali e sociali da conoscere e salvaguardare.
A Sorrento, per esempio, ci sono le "palmine" , palme formate da confetti che rimandano ai simboli di questa particolare giornata.
In molte zone della Campania vi è la tradizione di addobbare i rami d'ulivo con confetti e, in particolare a Sorrento, si aggiungono anche piccoli caciocavalli che vengono appesi ai rami. Alla pratica appena citata è connessa l'usanza di benedire questo formaggio che poi verrà consumato anche nei giorni successivi e, in alcuni casi, a Pasqua.
Altra particolarità legata al Sud e, in particolar modo a Eboli, sono i "taralli al naspro", squisitezze al profumo di arance e dalla glassatura di zucchero che li ricopre e che determina il particolare nome. Anche in questo caso queste golosità dolci sono preparate per essere appese ai rami e diventare decorazione commestibile e poi gustate in giornata. In diverse località invece si preparano i taralli salati come decorazione, un'alternativa altrettanto gustosa.
Del resto, come ho avuto modo di esporre in numerosi approfondimenti, le forme e gli ingredienti utilizzati durante le festività dell'anno, in particolar modo quelle collegate alla Pasqua, rimandano alla rinascita, al ciclo della natura, al ritorno della vita e alla resurrezione.
Anche i ravioli dolci di ricotta o le torte dolci a base di riso sono proposte golose che si legano in modo saldo alla Pasqua e ai suoi simbolismi.
I primi piatti e, in particolar modo la pasta, sono un rimando ai temi religiosi o collegati alla rinascita, i "Palmarieddi" sono un esempio significativo di quanto affermato.
In molte zone d'Italia vi sono anche, nello specifico, particolari ingredienti che vengono utilizzati. I carciofi, per esempio, con le loro spine sono un richiamo potente alla sofferenza di Cristo e le fave alla rinascita e resurrezione.
Anche i piatti delle cucine tradizionali, soprattutto al Nord, che vengono preparati in occasione delle feste più importanti, la fanno da padrone sulla tavola nella Domenica delle Palme: paste ripiene, arrosti, gallina ripiena bollita, fritti della tradizione sono solo alcuni dei numerosissimi esempi che potrebbero essere menzionati.
Gusti, sapori, tradizioni e riti che collegano l'uomo, ancora una volta, a potenti simbologie legate al rinnovo della vita e del ciclo della natura e, al tempo stesso, un augurio di prosperità e benessere, aspetti che nel passato erano molto sentiti e considerati e oggi, forse, sono un po' troppo dati per scontati.
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