Ricoperti di dolcezza: storia, curiosità e simbolismi attorno ai confetti.
I confetti sono collegati alle più importanti ricorrenze della vita. Simbolo di felicità, fecondità e, in generale, buon auspicio. Sono sostanzialmente costituiti da una mandorla avvolta da un dolce guscio che può essere di differenti colori a seconda delle occasioni. Negli anni poi si sono diffusi anche confetti dai gusti molto diversi da quelli classici.
Sono quindi il risultato di tecniche, prodotti e gusti che si sono certamente evoluti nel tempo, come del resto per molti altri alimenti, ma la cui tradizione è antica.
Molto radicata nella storia è anche l'usanza di celebrare le ricorrenze felici della vita con i nostri protagonisti.
I confetti erano infatti già conosciuti nell'antica Roma, dove il loro nome deriva da "conficere", ovvero "confezionare". Erano però differenti da quelli odierni, anche se nella struttura molto simili: frutta secca avvolta da uno strato di miele. Una caratteristica quest'ultima importante, nel Medioevo infatti era ancora presente e associata al nome dei nostri protagonisti assieme, in generale, alle confetture.
Alcuni studiosi invece ritengono siano nati nell'Impero bizantino collegandoli, in particolare, alla figura di al-Razi, medico, alchimista e filosofo persiano che per rendere i composti medicinali da lui preparati accettabili per il gusto li ricopriva di uno strato dolce.
Un aspetto molto interessante che fu presente nella storia della medicina occidentale in composti simili che prendevano il nome di elettuari: preparati farmaceutici in cui la parte attiva, che portava cioè beneficio, era unita a una dolce per sostenerne la deglutizione. Questo prodotto era fatto in vari modi, anche come una specie di bolo semi-morbido.
Un insieme quindi di simboli e funzioni pratiche che resero nel tempo i confetti molto conosciuti.
L'introduzione in Europa dello zucchero di canna attorno al 700 d. C. da parte degli Arabi fu fondamentale per iniziare a creare un prodotto che si avvicinò molto a quello odierno.
La diffusione medievale dello zucchero in Europa grazie ai commerci fu molto importante, anche se per lungo tempo fu un bene estremamente costoso e ricercato, tanto da rientrare nelle tavole delle grandi occasioni di aristocratici e ricchi. Non solo, è utile anche ricordare che, secondo la medicina antica, il dolce era un sapore fondamentale per l'uomo, poiché rientrava nell'idea del nutrimento equilibrato e corretto. I prodotti canditi e i confetti erano posti sulle tavole aristocratiche per ostentare ricchezza e prestigio ma anche perché si riteneva che fossero fondamentali per favorire la digestione e, non da ultimo, preziosi per l'organismo.
Tra le prime testimonianze della presenza dei nostri protagonisti in ambito italiano si ha senza dubbio Venezia attorno al Duecento grazie al florido commercio con l'Oriente che rese, tra l'altro, la città ricca per secoli.
Non è infatti un caso se i confetti erano venduti dagli speziali. Le tecniche per la loro lavorazione furono perfezionate attorno al XV secolo in Spagna. Si diffuse presto anche il legame tra i nostri dolci protagonisti e il Carnevale o le grandi manifestazioni di trionfi e vittorie medievali. Il loro lancio sulla folla infatti era simbolo di festa ma anche successo, prosperità e vittoria.
Particolarmente importante nella storia dei confetti è lo zucchero di barbabietola. Nel XIX secolo infatti il blocco continentale napoleonico, divieto di consentire l'attacco in qualsiasi porto dei Paesi soggetti al dominio francese alle navi di bandiera inglese, determinò un abbassamento del costo dei confetti e un conseguente calo del loro prestigio sociale. Rimasero comunque dei prodotti ricchi di gusto ma, soprattutto, di simbologia.
Nel tempo infatti molti personaggi famosi si legarono ai nostri protagonisti per averli citati nelle proprie opere, oppure consumati o regalati. Particolarmente conosciuto è infatti il loro legame con Boccaccio, Pascoli, Carducci, solo per citarne alcuni.
La pratica di colorarli e associarli agli eventi felici della vita in funzione del loro colore specifico si diffuse in particolar modo attorno al XIX secolo.
Ancora oggi i confetti fanno parte dell'eccellenza gastronomica e culturale di alcune aree italiane che ne tramandano la tecnica e i profondi simbolismi culturali e sociali a essa collegati. La tradizione abruzzese e napoletana sono solo due dei numerosi esempi di eccellenze del Bel Paese che possono essere fatte in tal senso.
Storia, gusto e dolcezze di un prodotto buono ma, soprattutto, curioso, sinonimo di festa e allegria, gioia e futuro.
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