Piccoli ma ricchi di gusto: semi di sesamo.

 

I semi di sesamo sono dei prodotti della natura che, ancora oggi, vengono molto utilizzati non solo in cucina ma anche in cosmetica, erboristica e, nei secoli scorsi, sono stati degli elementi importanti all'interno di riti e credenze.

Molto utilizzato per diversi scopi era anche l'olio ricavato dalla loro spremitura.

Sembra che i semi di sesamo e la pianta da cui derivano siano stati coltivati in Africa e poi portati in India. Nell'attuale Pakistan sono state ritrovate tracce di semi risalenti a oltre 4000 anni fa.

La pianta dei semi di sesamo è dotata di capsule che crescono lungo il fusto e i semi che vi sono contenuti all'interno sono di differente colore.




Già in antichità i nostri protagonisti erano presenti nell'alimentazione ma anche in cosmetica e come componenti (curiosi) per la preparazione di profumi. L'olio era utilizzato dalle donne babilonesi per contrastare i segni del tempo; era molto conosciuto e apprezzato anche in Egitto e proprio da qui deriva l'abitudine di mettere i semi di sesamo sulla superficie del pane.

In Cina, invece, l'olio bruciato era utilizzato per scrivere e dipingere.

I semi si sesamo erano presenti anche in ritualità di matrice religiosa e in pratiche legate a tradizioni e credenze popolari di molti Paesi, soprattutto in area Mediterranea.

Erano conosciuti e apprezzati anche in cucina nell'antica Roma per fare numerose preparazioni.

Ateneo di Naucrati, scrittore egizio di lingua greca e attivo in età imperiale, descrisse dei dolci che venivano preparati col nostro protagonista e il miele.

I semi di sesamo sono molto presenti anche nella cucina di Paesi orientali e di matrice araba, sia in preparazioni salate che dolci.

Nell'antica Grecia erano proibiti per quegli atleti che partecipavano ai giochi di Olimpia, erano infatti consumati per aumentare le proprie prestazioni; le punizioni per chi trasgrediva le regole erano molto severe.

In Italia i nostri protagonisti sono presenti soprattutto nella cucina e tradizioni gastronomiche del Sud. Molto conosciuto e apprezzato è infatti il sesamo di Ispica, presidio Slow Food dal 2016, una varietà particolare dal colore ambrato scuro e dalla forma tondeggiante.

Con questi doni della terra vengono fatte numerose preparazioni tradizionali, soprattutto dolci. La "cubaita", per esempio, è un torrone siciliano tipico delle feste natalizie ma che è presente in altre regioni del Sud ed è preparato con i semi del sesamo e il miele e la sua derivazione è molto antica.

Molto conosciuto anche il croccante o biscotti particolari dal nome "reginelle" o "biscotti regine", costituiti da pasta frolla e ricoperti dai nostri protagonisti, sono tipici di Palermo e di altre località della Sicilia.

I semi di sesamo sono presenti però anche in numerosi piatti salati a base di carne o pesce o in alcune salse di accompagnamento a varie pietanze. 

Dei piccoli tesori della natura insomma ma dal gusto e storia inconfondibili, da scoprire e gustare!

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