L'inizio della festa: colazione pasquale.

 

Il cibo scandisce lo scorrere della vita quotidiana e celebra i giorni di festa degli individui e delle comunità a cui appartengono. Ogni Paese del mondo nel corso dei secoli ha utilizzato alimenti all'interno di riti religiosi o ha elaborato preparazioni per onorare particolari ricorrenze. Uno degli elementi che lega le differenti religioni è proprio questo: l'alimentazione e lo straordinario patrimonio culturale e sociale a essa associato. Anche nel credo cristiano ciò di cui ci nutriamo occupa da sempre un ruolo fondamentale non solo all'interno dei riti, ma anche nelle tradizioni popolari che nel tempo si sono affiancate alle differenti ricorrenze del calendario religioso. La Pasqua è indubbiamente un esempio significativo di tutto ciò, festa importantissima del calendario legato alla fede é anche, inevitabilmente, ricca di tradizioni gastronomiche. Ognuna è differente non solo da una località all'altra ma anche nei vari momenti che costituiscono questa importante giornata, la colazione in modo particolare.




Se infatti, soprattutto in passato, la quaresima e la Settimana Santa erano periodi caratterizzati da rinunce e sacrifici, anche in campo alimentare, questo importante giorno doveva differenziarsi non solo dai periodi appena citati ma, in generale, dal resto dell'anno. Anche la tradizione popolare infatti, da sempre avvezza ai sacrifici a causa delle limitate possibilità, era particolarmente attenta a celebrarla a tavola nel miglior modo possibile. La colazione pasquale, primo pasto abbondante dopo i rigori dei giorni che la precedevano, è in tutte le regioni italiane un modo gustoso e solenne di iniziare la giornata. Sono infatti numerosissime le proposte gastronomiche che vengono preparate e consumate, come altrettanto copiosi sono i significati di cui sono portatrici; desidero citarne in questo approfondimento solo alcune, per evidenziare l'enorme patrimonio culturale e culinario che, anche in questo caso, possediamo.

E' bene tuttavia precisare che coesistono da sempre preparazioni diversissime tra loro: dolci, salate, a base di carne, verdure e uova. L'elemento in comune tra tutte, oltre al desiderio di solennizzare una ricorrenza tanto importante, è l'insieme dei significati di cui, nel tempo, si sono fatte portatrici.

A Roma una preparazione che comunemente si associa alla colazione pasquale è la coratella coi carciofi, piatto assolutamente gustoso di matrice popolare che si unisce alla grande storia connessa al consumo delle frattaglie, o meglio definite quinto quarto alimentare, e alla capacità dei ceti poveri di plasmare da ingredienti semplici e umili proposte straordinarie.

Altro piatto diffusissimo, soprattutto al Centro è la torta di formaggio, presente in numerose regioni con nomi e varianti differenti. Un piatto salato lievitato servito spesso come accompagnamento di differenti tipologie di salumi, è il caso del Salame Corallina, golosità umbra costituita da carne magra di maiale e pezzetti di lardo, insaccati in un budello naturale e che, a volte, è sottoposto a processo di affumicatura.




Anche la torta pasqualina, nota preparazione ligure diffusa anche in altri territori, è un esempio goloso di cibo per la colazione di Pasqua. Come per molti altri piatti è costituita da prodotti che hanno delle profonde simbologie connesse con la rinascita, il risveglio della natura e la vittoria della vita sulla morte. Uova, erbette dell'orto o raccolte nei campi ma anche formaggio, incarnano proprio queste simbologie. 

La forma che assumono o il modo in cui vengono preparati questi alimenti sono altri fattori che hanno una valenza importantissima: in quest'ultimo caso, per esempio, la tradizione (per alcuni leggenda) vorrebbe che le sfoglie di cui è costituita e che avvolgono il goloso ripieno siano composte da 33 strati, come omaggio agli anni di Cristo. La torta pasqualina è un piatto denso di storia, documentato in numerosi scritti nel corso del tempo; il famoso Ortensio Lando, umanista italiano del Cinquecento, la nomina all'interno di una propria opera, testimonianza importante della sua presenza all'interno delle tradizioni gastronomiche di parte del nostro Paese.

Altro esempio interessante sono i cacioni, grossi ravioli tipici delle Marche, che possono assumere nomi differenti a seconda delle varie località, caratterizzati dalla presenza di formaggio pecorino e uova, cotti poi in forno. In Piemonte è diffusa la torta di castagne, preparazione dolce che viene tradizionalmente consumata durante il primo pasto che apre il giorno pasquale. Altro piatto comunemente diffuso è la treccia, sia nella versione dolce che salata, simbolo per eccellenza di immortalità e vita eterna.

Infine non mancano uova sode, salumi, pani dolci e salati, tutti testimoni della straordinaria complessità della nostra tradizione culinaria e del suo forte legame con la storia e cultura popolare. Un tesoro goloso (ma anche gustoso) che ci apprestiamo a consumare.

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