Formaggi e derivati tra mitologia e religioni.

Il rapporto stretto tra i derivati della lavorazione del latte e la cultura umana è un legame di antiche origini, un percorso carico di significati che influenza ancora oggi la presenza e l'immagine che moltissimi prodotti hanno sulle nostre tavole. Il formaggio in particolare è entrato nel sistema culturale dell'uomo già da tempo, di esso si possono tracciare non solo storie ma anche commistioni culturali e sociali legate alla sua produzione, consumo, all'abbinamento con altri cibi , non da ultimo, alle funzioni sociali.
Ma il rapporto non si ferma certo qui,  infatti come ho avuto modo di affrontare anche in altri approfondimenti il latte, ovvero la materia prima da cui viene prodotto il formaggio, è presente non solo nel sistema culturale ma anche in quello religioso, da moltissimi secoli. Sono diversi infatti i miti della creazione che hanno al loro interno questo alimento. Non solo, esso rientra in differenti religioni, ancora oggi: come non ricordare, ad esempio, l'antica norma ebraica (Dt 14, 21) che dice "Non cuocerai il capretto nel latte di sua madre". Anche nel Jainismo vi sono ritualità legate a questo prodotto, nell'Induismo poi alcune statue di divinità vengono lavate e/o nutrite ritualmente proprio con il latte.

(Cirene con il bestiame, Edward Calvert, XIX secolo)

Una simile sorte tocca anche a prodotti come il burro che è presente nei sistemi culturali e religiosi di molti popoli.
Anche l'origine di questi prodotti entra talvolta nella cultura umana attraverso la mitologia, il formaggio ne è un esempio. Aristeo infatti era figlio di Apollo e della ninfa Cirene. Proprio quest'ultima fu per gli uomini di fondamentale importanza perché insegnò loro l'arte casearia, la pastorizia e l'agricoltura. Amaltea, nutrice di Giove e proprietaria di una capra allevò anche la ninfa in una grotta presso Creta. Il padre degli dei per ringraziarla delle cure offerte alla propria capra le donò un corno colmo di fiori e frutta, promettendole che si sarebbe generata ogni cosa che ella avesse desiderato; fra tutte ci fu anche il primo formaggio.
I nostri protagonisti però non entrano solo nei sistemi culturali e religiosi come prodotti, ma anche come parte di preparazioni celebrative o rituali. Durante il Diwali per esempio, festa induista che commemora la vittoria del bene sul male, viene preparato il Khoya Laddu, dolce caratteristico a base di ricotta. Un caso non isolato certamente, nella cultura cristiana soprattutto del nostro Paese vi sono numerosissime ricette e preparazioni che hanno lo scopo di celebrare le innumerevoli feste liturgiche che costellano l'anno.
E' propria della nostra tradizione poi un tipo di rappresentazione della Vergine che è, a dire il vero molto particolare, parlo della Virgo Lactans, ovvero della Vergine che allatta il Bambinello oppure che spruzza gocce di latte su santi o fedeli in segno di legame particolare con i primi e possibilità di redenzione per i secondi.

(Maestro della Maddalena, Madonna del Latte tra San Leonardo
del Limosino, San Pietro, angeli e storie di san Pietro,  fine XIII
secolo, Yale University Gallery)

Significati, presenze e influenze che testimoniano come i derivati del latte, frutto di ingegno e soprattutto esperienza umana, possano trasmettere ancora oggi tutto questo grande patrimonio culturale.

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