Dolci tentazioni per San Giovanni.

 

La festa di San Giovanni è una ricorrenza estiva particolarmente sentita in numerosissimi Paesi, soprattutto quelli del Nord Europa. Una ricorrenza che si celebra il 24 giugno, pochi giorni dopo il solstizio d'estate. Ho già avuto modo in precedenti approfondimenti di indagare il rapporto che la lega al mondo agricolo, alla natura e, in particolar modo, ai riti antichi di matrice pagana che erano profondamente connessi al ciclo delle stagioni.

Anche la cucina e le tradizioni gastronomiche sono state influenzate da tutti questi aspetti nel corso del tempo, infatti nei secoli sono stati ideati moltissimi piatti salati e dolci per questa festa. In questo specifico approfondimento desidero fare con voi un breve percorso attorno ai secondi che ho menzionato.

La città protagonista è certamente Genova che ha come patrono proprio San Giovanni. In occasione della sua solennità vengono preparati numerosissimi piatti, alcuni elaborati proprio in onore del santo mentre altri venivano proposti per le feste sparse durante l'anno.





Il primo di questi e più conosciuto è il "pandolce genovese"  il quale, nonostante sia considerato un dolce natalizio, la tradizione non lo lega a una festa particolare ma, come ho scritto in precedenza, è preparato per le maggiori solennità annuali.

La "sacripantina" è un dolce a cupola che spesso viene confuso con lo zuccotto toscano anche se hanno la stessa forma e sono caratterizzati dal fatto di essere costituiti da un guscio di pan di spagna che avvolge crema e panna. Questo dolce ha origini nel XIX secolo circa.

Anche i "canestrelli" vengono preparati per questa festa, sono frollini protagonisti della questua, uno dei riti che caratterizza i festeggiamenti legati al santo. Una tradizione vuole che i bambini bussassero alle porte delle case chiedendo i dolci, usanza oggi praticamente abbandonata.

I "gobeletti" sono frollini con un ripieno di confettura di vario tipo e poi cosparsi di zucchero a velo. Quest'ultimi sono più legati alla festa di Sant'Agata ma vengono preparati anche in occasione per San Giovanni.

In generale poi in Italia ci sono riti legati alla frutta estiva (dolce e buonissima). I fichi fioroni, per esempio, sono primizie della terra che vengono consumati, per esempio, in occasione del pranzo di San Giovanni a Bari

In altre zone d'Italia invece la tradizione impone sia l'ultima occasione per mangiare le ciliegie perché poi si rischia di trovare il vermicello.

Spostandoci a Ragusa invece viene preparato il "pezzo duro", una sorta di semifreddo a strati che ha questo nome perché fuori risulta essere duro mentre dentro morbido; un binomio di consistenze molto particolare. E' presente con nomi e varianti diverse anche in altre località siciliane e di altre regioni.

In Calabria invece sono preparati i "mostaccioli di San Giovanni", pasta frolla al miele dalla consistenza friabile e ripiene in vario modo a seconda delle differenti località in cui vengono preparati.

Il "torrone di San Giovanni" è invece un dolce che viene preparato in molte località del Sud Italia.

Dolci tentazioni che rendono golose anche le calde serate estive e sono dei veri e propri scrigni di gusto e tradizioni.

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