Coriandolo: un profumo fresco profumo tra Oriente e Occidente.

 

Il coriandolo è un'erba aromatica che sa di esotico, fresco e di cucine di Paesi d'Oriente anche se negli ultimi anni sta riscuotendo successo anche in Italia.

E' originario dell'Europa meridionale e del Medio Oriente, è tra gli aromi più antichi. Vegetale noto anche con altri due nomi: "prezzemolo cinese" o "cilantro". E' una pianta erbacea annuale appartenente alla stessa famiglia di altre erbe aromatiche come cumino, aneto, finocchio e prezzemolo.

L'utilizzo del coriandolo in cucina e medicina è molto antico tanto da essere presente anche nelle rappresentazioni artistiche dell'antico Egitto.




I suoi frutti, simili ai granelli del pepe ma differenti per colore, sono diffusi da lungo tempo in area mediterranea. 

Anche le civiltà antiche utilizzavano il nostro protagonista sia in cucina che medicina. Gli autori dei secoli scorsi documentano questi usi e utilizzi; Apicio, per esempio, testimonia la sua presenza nella cucina romana antica mentre Plinio le sue virtù terapeutiche. Nell'opera "De re coquinaria" del primo autore citato sono presenti molte ricette che hanno come ingrediente il coriandolo, sia in semi che in foglie. Un utilizzo tutt'altro che secondario perché testimonia le forti influenze che il mondo greco ebbe sulla cucina e, in particolar modo, cultura romana.

In Marocco e, in generale, nelle cucine orientali il coriandolo è molto apprezzato. E' presente anche nella cucina italiana ma più che nelle ricette di piatti tipici, nella preparazione di conserve, liquori e salumi.

Questa particolare erba ha da secoli un rapporto stretto anche col mondo erboristico perché consigliata come rimedio per moltissimi malanni: per i problemi gastrointestinali, come antimicrobico, digestivo (solo per citarne alcuni).

Notevole fu anche l'importanza che ebbero i semi del nostro protagonista nella vita quotidiana fino ad alcuni secoli fa. Essi erano utilizzati come mezzo di conservazione delle derrate alimentari mescolandoli ad altre erbe aromatiche e sostanze (tra cui il sale) e/o abbinandoli a vari metodi di conservazione con il chiaro scopo di allungare la vita degli alimenti.

Nel corso della storia il coriandolo subì un declino a seguito delle invasioni barbariche prima, poi venne oscurato nel Medioevo dalla fama e prestigio di cui godettero le spezie per lungo tempo.

I semi rimasero comunque presenti e utilizzati sia come ingrediente dotato di proprietà curative che nella preparazione di confetti. Per le foglie la situazione è diversa perché alcuni le amavano mentre altri le odiavano considerando il loro aroma un cattivo odore.

In Italia il piatto tipico più conosciuto in cui il nostro protagonista è presente (anche se, va detto, non in tutte le varianti esistenti) è la porchetta.

Un profumo particolare insomma da riscoprire e utilizzare maggiormente per arricchire di gusto i nostri piatti e, magari, renderli più salutari diminuendo così la quantità di sale o altre sostanze dannose per la nostra salute.


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