Ciupeta! Coppia ferrarese, la fragranza di una storia.
La Ciupeta o Coppia ferrarese è un pane gustosissimo tipico di Ferrara, prodotto a Indicazione Geografica Protetta (IGP). Un pane unico denso di storia, tradizione ma anche maestria nel saperlo preparare e trasformare. E' ottenuto dalla farina di grano tipo "0", acqua, strutto di suino, sale e malto allo stato puro o estratto. Golosità ben riconoscibile nel gusto e profumo ma anche, quasi inevitabilmente, dalla forma.
Un prodotto buonissimo e denso di storia che, come per altre eccellenze, deve rispettare una serie di caratteristiche non solo nella tipologia degli ingredienti o nella loro quantità, ma anche per la sua pezzatura, la forma, il colore, l'odore e, non certo per ultimi, il sapore e l'umidità.
Pane che pare sia nato a metà del Cinquecento in occasione del Carnevale del 1536, come riporta Cristoforo Messisbugo, cuoco italiano, per un banchetto organizzato dal Duca. Va precisato però che la tipologia menzionata dal famoso cuoco e gastronomo non aveva ancora la forma che conosciamo oggi. L'autore infatti in una sua opera parla di "pane ritorto", probabilmente un progenitore di quello attuale.
La coppia ferrarese era già molto conosciuta nel secolo successivo e faceva parte delle eccellenze richieste e apprezzate non solo all'interno del territorio della città ma, soprattutto, fuori dai suoi confini. Nel 1791 è documentata anche da Antonio Frizzi, storico, drammaturgo e pittore italiano nel suo volume "Memorie per la Storia di Ferrara".
Un prodotto che, come per molti altri casi di squisitezze alimentari italiane e di altri Paesi, è il risultato di un vero e proprio rito che necessita di molte ore per il suo svolgimento. La sua forma poi non è assolutamente casuale ma è frutto dell'incontro tra la cucina locale e le esigenze pratiche che ne sono scaturite nel tempo. Se si presta attenzione, infatti, questo pane è formato sostanzialmente da due parti aventi due consistenze molto diverse tra loro: i lati, croccanti, ideali da consumare insieme ai salumi tipici di questi territori; il centro, morbido, per i piatti salsati e a base di intingoli ma anche per brodi e zuppe.
Molti storici ritengono però che la sua origine sia antecedente alle testimonianze storiche sopra citate. In alcuni Statuti Comunali del XIII secolo infatti ci sono riferimenti a un pane con gli "orletti", ovvero con una forma molto simile a quella attuale.
Questo pane però non è stato solo protagonista per certi versi della storia di un determinato territorio, ma anche quasi inevitabilmente dalla cultura che attraverso esso si è accresciuta e diversificata nel tempo. Giorgio de Chirico (Volo, 10 luglio 1888 - Roma, 20 novembre 1978) fu un pittore, scultore ma anche scrittore italiano, uno dei volti principali e maggiormente conosciuti della pittura metafisica. Nel suo percorso di vita e artistico fu particolarmente importante il periodo in cui visse a Ferrara. Non è infatti un caso se nelle sue opere ricorrono spesso le piazze e gli scorci della magnifica città emiliana, ma anche i prodotti tipici come i dolcetti e ... la nostra protagonista!
Corrado Govoni, poeta italiano del secolo scorso, nella sua poesia "Casa paterna" evoca profumi, colori e atmosfere dense di ricordo associato alla preparazione della Ciupeta. Non è certo il solo, anche Riccardo Bacchelli, scrittore che nella sua colossale opera "Il mulino del Po", romanzo in cui, attraverso le generazioni di una famiglia di contadini del delta del Po ferrarese, racconta i mutamenti sociali, politici, culturali e storici di un intero secolo. Emergono quindi tradizioni, piatti, riti e saperi quasi scomparsi ma che sono fondamentali per la storia sociale, culturale e alimentare italiana. In esso si narra anche della coppia ferrarese e del suo rapporto con l'uomo.
Un prodotto unico quindi questo gustoso e particolare pane, profumo di storia e tradizioni ma anche simbolo potente di una terra e della gente che vi ha abitato per secoli.
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