Il verde che avanza, taccole, dolce sapore di primavera!

 

Alcuni vegetali e frutti sono straordinari nella loro semplice bontà, possono infatti richiamare momenti della vita passati, ricordi, persone care ma anche stagioni o, per quest'ultimo caso, quasi anticiparle. Le taccole, vegetali ricchi di gusto, rientrano senza dubbio in questa categoria!

Sono il frutto di piante erbacee annuali provenienti dal Mediterraneo e dall'Oriente. Spesso vengono chiamati anche "piselli mangiatutto". Sono formati dal baccello e dai semi di una varietà di pisello denominata "macrocarpon".

Vengono prodotte in vari territori italiani ma si legano in particolar modo alle Marche e, nello specifico, alla provincia di Ascoli Piceno.




Sono tipicamente primaverili ed estive e possiedono numerosissimi nomi, differenti da un territorio all'altro.

In realtà si distinguono in due famiglie: una appartiene ai piselli, l'altra ai fagioli. Queste due macro varietà si distinguono non solo in funzione delle caratteristiche morfologiche ma anche per quanto riguarda i caratteri organolettici e gustativi.

Questo particolare legume era considerato nei secoli scorsi una prelibatezza della terra, tanto da essere associato ai ceti elevati, a differenza di altri suoi parenti come i fagioli che erano invece collocati esattamente all'opposto, ovvero in corrispondenza delle classi povere. Del resto Bertoldo, protagonista del racconto di Giulio Cesare Croce, è un astuto contadino che morì alla corte del re proprio perché non poté mangiare rape e fagioli (come testimonia l'epitaffio sulla sua tomba). Anche l'arte, del resto ha saputo testimoniare quest'associazione nel tempo attraverso numerose opere che hanno attraversato i secoli, "Il Mangiafagioli" di Annibale Carracci ne è un esempio significativo.

In Inghilterra nel Quattrocento il consumo delle taccole era addirittura disciplinato per legge: per poterle consumare era infatti necessario esibire almeno il titolo nobiliare di barone. Del resto, le pene per i consumi di cibi o prodotti non appartenenti al proprio ceto potevano essere anche molto severe.

Le taccole sono ricche di sostanze benefiche: carboidrati, proteine ma soprattutto fibre. Contengono inoltre magnesio, ferro e potassio ma anche vitamina C, K, A e vitamine del gruppo B e, molto importante, l'acido folico.

Le cucine casalinghe di molti territori italiani le propongono in piatti semplici: lesse, in umido ma possono essere consumate anche crude o appena spadellate, come del resto fanno anche alcune cucine orientali in cui sono presenti e molto apprezzate.

Dei vegetali gustosi quindi, buoni da mangiare in ogni parte ma anche da scoprire e apprezzare. Doni della natura dalle mille potenzialità e che anticipano i grandi trionfi di gusto, profumi e colori di cui è carica la straordinaria primavera che già sta facendo capolino!

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