Curiosità e storia attorno allo scalogno.

 

L' Allium ascalonicum è una pianta della famiglia delle Amaryllidaceae con un sapore che coniuga quello dell'aglio a quello della cipolla. Fino al secolo scorso costituiva un'importante fonte di sostentamento per i contadini, soprattutto quelli romagnoli.

Gli storici ritengono che abbia origine da Ascalon, città dell'antica Palestina. Un prodotto che è denso di storie e ha unito da lungo tempo il suo percorso a quello dell'uomo. La sua coltivazione infatti è nota da almeno 3000 anni ed era già conosciuto dalle antiche civiltà come quella Romana. Secondo alcuni storici entrò in Europa presumibilmente dalle migrazioni provenienti dal Medio Oriente; per altri, invece, quello che viene coltivato attualmente nella fascia europea arrivò attorno al XII - XIII secolo per opera dei Crociati di ritorno dalla Terra Santa.




Durante il Medioevo fu menzionato anche all'interno di alcuni ricettari, di libri cioè che erano strettamente connessi ai ceti elevati e ai cuochi che giravano da una corte all'altra non solo in Italia ma anche nei Paesi d'Europa. Era infatti considerato un abbinamento idoneo alla carne in sostituzione ai più popolari aglio e cipolla, strettamente collegati ai ceti bassi. Il "Liber de Coquina" del XIII è un valido esempio di questa presenza. E' anche citato in un manoscritto del XIV secolo presso la Biblioteca universitaria di Bologna nel quale sono presenti numerose ricette col nostro protagonista.

Particolarmente rinomato è lo "Scalogno della Romagna IGP", un'eccellenza molto apprezzata e particolarmente collegata a quei luoghi come dimostrano le testimonianze storiche che si hanno già attorno al 1000 a. C.

Lo scalogno ha certamente un grande legame non solo col nostro Paese ma anche con la Francia e la sua cucina che lo utilizzava ampiamente già nel Medioevo e fu poi particolarmente apprezzato e utilizzato soprattutto dai grandi chef francesi dell'Otto-Novecento.

Un prodotto della natura apprezzato non solo in cucina per i suoi tanti utilizzi e per il suo delicato aroma, ma anche per le presunte proprietà afrodisiache attribuitegli dalle credenze popolari.

Famoso, oltre a quello citato in precedenza, è anche lo "Scalogno di Campodimele", in provincia di Latina che, a differenza degli altri, è costituito da un solo bulbo e da una pellicola bianca, assomigliando così a un piccolo porro; ingrediente fondamentale per la zuppa di scalogni tipica di quei luoghi. Un prodotto fortemente connesso alla storia e tradizioni locali.

Storia, cultura gastronomica e tradizioni che fanno di un semplice frutto dell'orto un tesoro prezioso di gusto ed esperienza umana!

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