Porro: dolcezza, gusto e virtù benefiche in inverno.

 

L'Allium Porrum era utilizzato già in tempi molto antichi; veniva consumato infatti in Egitto e Medio Oriente più di 4000 anni fa come specie selvatiche più corte e sottili che poi si modificarono nel corso del tempo e grazie alla selezione. In Egitto era coltivato insieme a cipolle e aglio e faceva parte della dieta degli schiavi, come testimoniano alcuni geroglifici del 2000 a. C.

Nonostante ciò la sua origine appare comunque incerta, alcuni studiosi la collocano in Medio Oriente, altri invece nei territori celtici.

Era molto amato anche dai Greci e Romani; consigliato dai medici e intellettuali antichi. Plinio il Vecchio sosteneva fosse fondamentale per conservare una bella voce tanto che, nonostante fosse associato alle classi povere e contadine, perfino Nerone lo consumava.




Sono numerosissime le virtù benefiche che la medicina e la tradizione popolare gli hanno assegnato nel corso dei secoli. Anche la Scuola Medica Salernitana ne confermò le virtù benefiche attribuitegli in antichità e, anzi, lo consigliò per numerose altre patologie.

Era anche considerato un potente afrodisiaco, da consumare sia crudo che cotto.

Un ortaggio molto utilizzato dalla gente povera, sia per la sua facilità di coltivazione e conservazione che per le proprietà che possedeva. Contribuì infatti a sfamare la povera gente durante carestie e penurie alimentari.

E' anche simbolo nazionale del Galles.

Un vegetale diffuso in moltissimi Paesi da Nord a Sud. Addirittura la sua presenza in Bretagna è accertata già nel VII secolo d. C.

La sua coltivazione è particolarmente presente in Piemonte. E' molto famoso infatti il porro di Cervere (provincia di Cuneo). La sua produzione prende avvio dal seme che deriva da una locale selezione massale. Si raccoglie prevalentemente nel periodo autunno-invernale e può essere colto anche in modo scalare, quando sono pressoché assenti tutti gli altri ortaggi in modo da garantirne una fornitura continua. La sua coltivazione è tramandata da generazione in generazione.

Ogni anno viene organizzata una sagra che ha lo scopo di promuoverne la conoscenza e il consumo; nel novembre 1996 è anche nato un consorzio per la sua tutela e regolamentazione.

Grazie alla sua capacità di resistere al freddo il porro è da sempre stato scelto dai contadini come preziosa risorsa per l'orto e, soprattutto, la mensa della brutta stagione.

Un dono della natura che arricchisce di gusto e virtù benefiche la tavola invernale e, crudo o cotto, profuma i piatti rendendoli più gustosi.

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