Il fresco profumo della bella stagione ... straordinaria menta!

 

Il profumo della menta è certamente uno dei miei preferiti! Mi ricorda l'infanzia e la casa di mio nonno paterno dove abbondava, inebriando con il suo aroma il naso e il cuore.

E' certamente una pianta antica che ha intrecciato la sua esistenza con quella dell'uomo. E' infatti protagonista di numerose leggende ma anche storie e tradizioni. Secondo il mito infatti fu una ninfa a essere trasformata in menta da Proserpina, gelosa dell'amore che nutriva per lei Plutone. Il suo profumo invece, sempre secondo il mito, fu dono del dio all'amata. Una storia dolce e curiosa che però è oggetto di numerose versioni differenti.

Di certo la menta è utilizzata fin dai tempi antichi sia in medicina che nell'alimentazione. Molte tradizioni popolari le attribuiscono poi virtù afrodisiache.


Per questo motivo e per le sue proprietà stimolanti attribuite dalla cultura popolare veniva utilizzata per i riti nuziali e, in particolar modo, per la prima notte di nozze.

Le virtù della menta furono molto apprezzate lungo i secoli. Nell'Ottocento si diffuse gradualmente il pensiero che fosse molto utile per la digestione. Alcune di queste presunte proprietà benefiche attribuitele nel corso del tempo sono state avvalorate in età moderna anche dall'industria e dalla scienza erboristica. In particolar modo sono state riconosciute le virtù corroboranti per lo stomaco e il sistema nervoso centrale ma anche per combattere l'alitosi e le infiammazioni alle mucose. Oltre a ciò, va ricordato che le cucine di molti Paesi del Mediterraneo la utilizzano per insaporire numerosi piatti, rendendoli freschi e appetitosi.

Nell'antica Grecia era utilizzata nei rituali funebri insieme al rosmarino e ad altre erbe. Era impiegata inoltre anche in molte religioni come erba per profumare gli spazi sacri. Un esempio significativo di ciò è fornito dagli Ebrei che la utilizzavano per profumare la sinagoga.

Era molto diffusa e utilizzata durante il Medioevo sia dalla medicina che dalla cucina popolare; era, infatti, un'alternativa alle costosissime spezie. Anche per questi motivi Carlo Magno ne rese obbligatoria la coltivazione a scopo curativo.

Esistono molte specie differenti della nostra protagonista ma la più conosciuta è la menta piperita che fu scoperta in Inghilterra alla fine del XVII secolo, varietà che si diffuse poi rapidamente in molte altre nazioni tra cui l'Italia.

Nel nostro Paese molto conosciuta e apprezzata è la menta di Pancalieri la cui coltivazione prese avvio attorno alla metà del Novecento. Già però un secolo prima si distillava nelle zone vicine la menta bianca, il cui olio essenziale era molto apprezzato per usi terapici ed erboristici.

Nella cucina italiana è utilizzata per conferire freschezza a piatti a base di verdure, sorbetti, salse, preparazioni dolci o anche di carne. Un esempio conosciuto è certamente la trippa con la mentuccia, tipica romana. Anche le zucchine alla scapece, piatto napoletano, hanno come ingrediente caratteristico la nostra protagonista che insaporisce le zucchine precedentemente tagliate a rondelle, fritte e condite con aceto.

Una pianta apparentemente comune ma dalla storia avvincente e dal rapporto con l'uomo straordinario, ieri e oggi.

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