Un lato nascosto: cibo e magia tra storia e società.
Il cibo non è solo un elemento materiale che noi introiettiamo per il soddisfacimento dei bisogni fisiologici primari e per il nostro sostentamento, è anzitutto un mondo che fa parte di noi e all'interno del quale siamo immersi. Che ci piaccia o no i differenti aspetti del sapere e della conoscenza coinvolgono da sempre anche il mondo dell'alimentazione. La sfera immateriale è quindi assolutamente presente in questo grande elemento e, anzi, ne costituisce un aspetto fondamentale.
Nonostante ciò ci sono alcuni ambiti al suo interno che risultano difficili da comprendere o da relazionare con l'uomo. L'elemento più importante che emerge spesso in queste riflessioni è l'associazione tra cibo e religione all'interno della quale è sempre presente. I simboli assunti da ciò di cui ci nutriamo (o che beviamo) lungo i secoli sono tanti e articolati ma la loro presenza appare una costante, sia nelle religioni monoteiste che in quelle politeiste. Del resto, la definizione stessa di simbolo, ovvero ciò che unisce, è utile a chiarirne l'importanza e, conseguentemente, la presenza. Ciò è contenuto nell'insieme di riti che hanno molteplici funzioni tra cui: scandire lo scorrere del tempo, semplificare i messaggi veicolati e, non da ultimo, creare coesione.
A fianco a ciò si sono originate ed evolute nel tempo pratiche che si innestano con le credenze di matrice popolare e il legame che una comunità ha stabilito con il luogo di appartenenza e le sue componenti. Da sempre i riti di natura magica hanno scandito la vita delle zone rurali e le sue differenti articolazioni quotidiane, cibo compreso. Sarebbe quindi un errore considerarli come un qualcosa di poco conto e di scarso valore culturale e antropologico e, ancor più, slegati dal mondo alimentare. Questo rapporto infatti si è consolidato attraverso diversi ambiti, all'interno dei quali si è fortemente sviluppato.
Il primo che desidero citare sono i cambi di stagione, momenti dell'anno assolutamente particolari in cui il ciclo vitale della terra e ,quindi, quello umano, si manifesta non solo nell'alternanza dei lavori e delle pratiche agricole ma, in particolar modo, nei significati profondi a esse associati. Riti quindi di propiziazione, fertilità e, in alcune culture, evocazione, hanno avuto nel tempo un ruolo cruciale nel determinare e accompagnare il lavoro dell'uomo e i suoi esiti concreti.
Altro elemento importante sono gli eventi della vita che da sempre scandiscono lo scorrere del tempo e, collegandosi simbolicamente al punto precedente, accompagnano l'uomo nelle diverse fasi della sua esistenza. Battesimi, fidanzamenti, matrimoni e funerali sono stati celebrati nel tempo non solo dalla ritualità di matrice religiosa ma, in moltissimi territori e con varianti assai diverse, anche da feste e riti legati alla magia popolare e a credenze a essi associati. I cibi nel giorno delle nozze, quelli da somministrare alla puerpera, le pietanze da consumare per onorare i defunti e da far consumare a loro ritualmente, sono solo la punta di un gigantesco iceberg in cui storia, tradizioni e credenze si mescolano e, spesso, confondono.
Ma gli aspetti magici che da sempre sono stati associati agli alimenti hanno anche riguardato la sua capacità intrinseca di attrarre a sé mondi e forze differenti da quelli materiali ma che, secondo la tradizione popolare, da sempre coesistono con essa. Questa proprietà curiosa che possiede ciò di cui ci nutriamo può essere sempre presente oppure legata a particolari eventi o ricorrenze religiose. La tradizione, per esempio, di non mostrare nessun cibo o, viceversa, di allestire veri e propri banchetti per i defunti in occasione della festa religiosa dedicata alla loro commemorazione, sono pratiche diffuse in molti territori del Mondo. Queste caratteristiche tuttavia, possono variare in funzione dei gesti e dei modi di rapportarci a ciò di cui ci nutriamo o a degli specifici ingredienti; il caso del sale o dell'olio in grado di esorcizzare elementi negativi o richiamarli se rovesciati accidentalmente sono gli esempi più chiari di quanto appena affermato. Quest'ambivalenza intrinseca non è banale o scontata, ma fondamentale per capire molti aspetti del complicato mondo culturale alimentare. Del resto, la filosofia antica associava al vino la definizione di "farmaco", ovvero ciò che può far bene, ma al tempo stesso nuocere. Il discrimine tra i due poli non è dato, soprattutto nel nostro caso, dalla quantità di assunzione e dal modo, ma anche, come ho appena accennato, dalla duplicità dei significati. Altro esempio interessante che si innesta in quanto ho appena affermato è la valenza magica che alcune erbe spontanee hanno ancora oggi nelle tradizioni rurali dei territori italiani e della loro capacità di guarire, esorcizzare o maledire.
Ma cibo e materie prime non sono solo simboli ma anche strumenti; il rapporto tra la pratica del malocchio, i riti per scongiurarlo e il mondo alimentare è fortemente consolidato nel nostro sistema culturale, ancora oggi.
Anche nella preparazione stessa dei cibi è naturalmente importante, ciò si verifica, soprattutto, se avviene in corrispondenza di occasioni particolari. L'utilizzo di determinati ingredienti rispetto ad altri, la loro combinazione, le fasi rigorose legate al processo produttivo e le forme che possono assumere sono solo alcune delle principali variabili che devono essere considerate in questo complesso sistema.
Anche gli oggetti legati agli alimenti hanno da sempre valenze magiche, non solo una funzionalità pratica quindi ma, attraverso caratteristiche di natura fisica, culturale e antropologica, hanno svolto nei secoli un ruolo di protezione del nucleo familiare o del luogo in cui vengono prodotti e trasformati o del prodotto stesso: stampi da burro, setacci, reti sono solo alcuni esempi noti.
Un rapporto particolare quindi quello tra cibo e magia, legame che affonda le radici nella storia ed è interessante da analizzare per comprendere il nostro rapporto non solo con quello di cui ci nutriamo ma anche del modo in cui viene prodotto e consumato. Una vera e interessante storia alternativa che fa parte di noi.
Commenti
Posta un commento