Piccoli e gustosi frutti: straordinarie noci!
Il noce è tra gli alberi da frutto più antichi conosciuti dall'uomo. E' infatti una pianta originaria dell'Asia e introdotta in Europa in epoca arcaica. Reperti archeologici hanno dimostrato che costituiva una fonte di sostentamento importante già 9000 anni fa ed era già presente in Persia attorno al 7000 a. C.. Un frutto che però era riservato solo ai sovrani.
I primi a coltivare le noci furono i Greci, tuttavia ai Persiani va il merito di essere riusciti a selezionare e coltivare una varietà con una maggior resa d'olio. Un frutto particolare, molto amato ma certamente non alla portata di tutti. In antichità era anche protagonista di riti, giochi e miti.
Era molto apprezzata anche dai Romani, non solo in cucina ma anche nella preparazione di composti a scopo curativo. Era citata da Virgilio e Ovidio e utilizzata nei cortei nuziali come segno di prosperità e buon auspicio.
Le noci erano conosciute e presenti anche in Oriente. La Cina ne è un esempio significativo, anche qui erano utilizzate per preparazioni medicinali.
Già nel XIV secolo in Francia erano presenti nell'elenco delle vivande per i banchetti reali mentre in Inghilterra la prima testimonianza della loro presenza si ha solo nel XVI secolo.
Certamente, come accennato all'inizio, la pianta e il suo frutto sono da lungo tempo collegate all'essere umano, alle sue tradizioni ma anche alla cultura e alla superstizione.
Nei secoli scorsi il noce era conosciuto come "l'albero di Satana" perché le sue radici ostacolavano la crescita delle piante vicine e, soprattutto, numerose leggende lo associavano alle streghe e ai loro luoghi di ritrovo.
Nella Bibbia poi è menzionato come "albero maledetto" escluso dal paradiso terrestre perché utilizzato per realizzare la croce di Cristo.
Nei secoli scorsi fu comunque una fonte di nutrimento e sostentamento della gente povera, tanto che in molte località era viva la tradizione di piantare una noce ogni volta che nasceva un bambino. Ogni parte dell'albero era preziosa, non solo i frutti. Molto conosciuto il proverbio "pane e noci pasto da sposi" che indica chiaramente l'importanza che ebbe la nostra protagonista nella vita contadina.
E' necessario precisare però che, come per altri alimenti e materie prime, anche le simbologie legate alle noci o alla pianta sono spesso contrastanti. Nel tempo hanno infatti avuto sia valenze positive che negative. Nella tradizione cristiana, per esempio, sono simbolo di prosperità; emblematico è poi l'episodio del "miracolo delle noci" descritto da Alessandro Manzoni nella sua opera "I Promessi Sposi".
La prima testimonianza scritta della nostra protagonista è contenuta nell'opera "Naturalis Historia" di Plinio il Vecchio.
Sant'Agostino indicò la noce come simbolo di Cristo: il mallo indica la sua carne, il guscio la croce e il gheriglio la sua natura divina. Allo stesso tempo è anche stata associata all'uomo: il mallo la carne, il guscio le ossa e il gheriglio l'anima e, non da meno, anche alla Trinità.
Nei secoli è stata anche protagonista dell'arte come simbolo di prosperità, fortuna, fertilità e, non da meno, venendo associata alla simbologia cristiana.
Grande protagonista anche nelle cucine regionali di molti Paesi, dolci e salate, soprattutto per quelle preparazioni associate alle festività natalizie o a particolari ricorrenze annuali che necessitavano di un ingrediente particolare e prestigioso come la nostra protagonista.
Gusto, tradizioni e simbologie legate a un frutto piccolo d'aspetto ma grande nella storia e cultura.
Commenti
Posta un commento