Peperoni ovvero i colori dell'estate.

 

I peperoni fanno parte di quei vegetali provenienti dall'America del Sud e introdotti in Europa a partire dalla seconda metà del Cinquecento.

Sono anche chiamati "dolci" per distinguerli dai peperoncini che invece contengono la capsaicina, molecola che li rende piccanti.

Il peperone, in generale, non riuscì all'inizio ad avere una rapida diffusione, la sua presenza infatti è documentata da alcuni autori del Seicento che lo consigliavano per insaporire le salse.

Venne anche associato per lungo tempo ai contadini, alla cucina di campagna e al mangiare semplice che certo non si addicevano ai ceti elevati o alla borghesia, come del resto testimoniano gli scritti di Vincenzo Corrado, cuoco, filosofo e letterato italiano a cavallo tra Sette e Ottocento.

E' anche presente in un gran numero di conserve che da Nord a Sud, se oggi sono dei tesori di cultura e gusto, dal punto di vista storico e antropologico, in passato erano preparazioni della cucina povera che mal si conciliavano (almeno teoricamente) con quelle dei ceti agiati.





Di certo il peperone è un prodotto ricco di sostanze benefiche, soprattutto vitamina C.

Sono molte le preparazioni tipiche che si possono menzionare che lo hanno come protagonista indiscusso o anche, in alcuni casi, come ingrediente importante. I peperoni ripieni, appartenenti alla grande e gustosissima categoria delle verdure ripiene, sono un esempio di cucina povera e del riciclo ma anche buona e assolutamente appetitosa. La peperonata è un'altra preparazione amatissima da Nord a Sud e che, in genere, si lega molto all'idea delle ricette semplici fatte in casa. Una golosità che in realtà non è tipica dell'Italia ma si trova, con piccole/grandi differenze, in molti Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Anche i peperoni essiccati e le loro innumerevoli varianti sono esempi significativi non solo della capacità dell'uomo di trasformare i prodotti che la natura ha saputo offrirgli ma, soprattutto, dell'arte di conservare che ha caratterizzato l'uomo e il sapere del "fare cucina". Anche come ingrediente crudo per salse particolari oppure, in alternativa, per accompagnare salse tipiche. I peperoni crudi o cotti al forno in abbinamento alla bagna cauda sono un esempio significativo di quanto appena affermato. Anche il pollo coi peperoni, tipico della cucina romana, è un piatto che testimonia bene la radicazione del nostro protagonista nelle cucine territoriali italiane.

Il peperone nel corso della storia fu anche oggetto di un divieto di commercializzazione voluto addirittura dal re del Portogallo a seguito dei timori che la sua diffusione potesse influenzare negativamente il commercio del pepe, molto costoso e amato ancora nel Cinquecento e nei secoli successivi, nonostante sia stato il primo a essere oggetto di abbassamento di valore dato dalle importazioni di grandi quantità di spezie dal Nuovo Mondo.

Anticamente venne anche utilizzato a scopo ornamentale. In pittura, per esempio, Leonardo Da Vinci lo impiegava, secco e triturato, per comporre alcuni colori che utilizzava nei suoi affreschi.

Un prodotto pieno di gusto, profumi e storia che rivivono sulle nostre tavole donandoci non solo una bontà unica ma anche e soprattutto le sue vicende culturali che, lasciatemelo dire, lo rendono ancora più appetitoso!

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