Curnonsky, il principe della gastronomia!
Maurice Edmond Sailland (Angers, Francia, 12 ottobre 1872 - Parigi, 22 luglio 1956) fu un celebre scrittore francese di gastronomia del secolo scorso.
E' considerato tra i padri della critica gastronomica, una figura importantissima del mondo della scrittura legata al cibo e un romanziere e umorista.
Fu un grande promotore di un tipo di cucina che potesse riguardare alle tradizioni e alla semplicità dei sapori (che non vuol dire banalità) e nella capacità di abbinare e rispettare gli ingredienti.
Sono significative le citazioni che ho deciso di inserire di seguito e che fanno capire bene il suo pensiero e l'approccio alla cucina:
"In cucina, come in tutte le arti, la semplicità è il segno della perfezione"
"La cucina è quando le cose hanno il sapore di se stesse"
L'ultima citazione è particolarmente significativa perché evidenzia efficacemente un cambiamento del pensiero della cucina che stava per avvenire e che ebbe nel nostro protagonista uno dei più fervidi sostenitori.
Il ritorno alle tradizioni e alla semplicità dei sapori, infatti, sono due capisaldi del suo pensiero legato alla cucina.
Molto importante per la sua vita e la professione fu la nonna che da giovanissimo lo accudì e crebbe dopo l'abbandono dei genitori e la cui cucina lo influenzò molto. Dopo gli studi a Parigi iniziò a lavorare come giornalista ma, al tempo stesso, anche a pubblicare racconti e romanzi.
Si definiva "gastronomade" perché amava molto i viaggi e scoprire le cucine dei luoghi che visitava. A tal proposito amava anche i piatti di culture diverse e sperimentare sempre nuovi sapori e ingredienti.
Nel 1911 iniziò il suo lavoro nel mondo della cultura gastronomica il cui esempio più significativo è "La France gastronomique", una raccolta di 28 fascicoli scritti con Marcel Rouff che voleva indagare la cucina regionale francese e i suoi ristoranti. Nel 1933 pubblicò anche "Le trésor gastronomique de France".
Il 16 maggio 1927 durante un evento pubblico un gran numero di cuochi, gastronomi e ristoratori lo elesse "Principe dei Gastronomi".
Fondò anche l'Academie de France e un mensile, il "Chisine et Vins de France" e una ponderosa raccolta di ricette regionali francesi e scrisse anche un gran numero di pubblicazioni riguardanti la cucina, la cultura gastronomica e il vino.
Contribuì in modo significativo a mettere ordine nel complicato mondo della cucina di allora e, al tempo stesso, a valorizzarne le varie tipologie: da quella alta, a quella borghese, per arrivare alla casalinga.
Fu anche un ammiratore e sostenitore di Eugénie Brazier, una importantissima chef del secolo scorso.
Fu sostanzialmente una figura che modernizzò la cucina dell'epoca proponendo temi e concetti che ancora oggi sono estremamente attuali e costituiscono i capisaldi non solo della cucina ma anche di associazioni e realtà che si battono per la tutela dei cibi e delle tradizioni gastronomiche.
Un vero e proprio intellettuale del gusto da scoprire e studiare.
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