Mandarino: gusto e profumo delle Feste.

 


I mandarini sono frutti gustosissimi e molto aromatici, generalmente apprezzati da grandi e piccini. Vengono associati tradizionalmente al Natale e, in generale, alle feste che lo accompagnano o lo precedono. Un insieme di gusto e curiosità che vale la pena conoscere!

La storia di questo agrume è molto curiosa e particolare, nonostante infatti venne introdotto in Europa solo nella prima metà dell'Ottocento prevalentemente come pianta ornamentale, il suo rapporto con l'uomo è, in generale, antichissimo.

Fu portato in Inghilterra nel 1805 grazie a Sir Abraham Hume, politico e floricoltore britannico. Il Citrus reticulata Blanco (nome che designa il nostro protagonista) appartenente alla famiglia delle Rutacee, è un frutto denso di storia.




Il significato e l'origine del suo nome sono degli elementi importanti che indicano la posizione di privilegio di cui godette nel corso dei secoli. "Mandarino", infatti, deriva dal colore della veste degli intellettuali imperiali nella Cina antica. Frutto che, fin dai tempi antichi, venne apprezzato per le sue innumerevoli virtù terapeutiche. Un insieme infatti di composti benefici e aromatici, fu per molti secoli e in culture assai diverse tra loro simbolo di privilegio e disponibilità economiche. Ciò deriva anche dal fatto che il suo nome, oltre al significato appena esposto, indicava anche una lingua molto elitaria parlata nel Nord della Cina.

In generale, la prima testimonianza della sua presenza in letteratura è del XXI secolo a. C. all'interno dell'opera "Il tributo di Yu" in cui è scritto che il nostro protagonista, insieme ad alcuni altri frutti, erano portati come dono all'imperatore.

In Italia questo gustoso frutto dall'aroma del tutto particolare, che lo distingue dagli altri agrumi, è coltivato in alcune aree del Sud. Particolarmente apprezzati, a tal proposito, sono quelli di Sicilia e Calabria.

Un prodotto che nei secoli è stato oggetto di attenzioni non solo per l'uso ornamentale ma anche in altri ambiti: le antiche farmacie, per la preparazione di composti terapeutici (come si è precedentemente accennato); la pasticceria, per divenire ingrediente principale o indispensabile aromatizzante ma anche nella realizzazione di profumi ed essenze.

La tradizione vuole che siano consumati per le Feste natalizie non solo perché il loro periodo migliore per il consumo è proprio tra dicembre e gennaio ma, in particolar modo, perché sono portatori di numerosi significati simbolici: fecondità, porta fortuna, buon auspicio e salute. 

In Italia poi il loro rapporto è stretto con la storia, in particolar modo quella recente. Le persone anziane infatti, testimoni di tradizioni, usanze e pratiche molto differenti dalle nostre, raccontano ancora il forte legame che il cibo ha avuto nella vita di tutti i giorni e, in particolar modo, in occasione di eventi particolari. I mandarini, nello specifico, erano prodotti costosi e certamente non di appannaggio della gente povera così, in occasione del Natale o di Santa Lucia (che porta i doni in alcune aree come quella bresciana da cui provengo), erano i regali più desiderati dai bambini.

Tradizioni, gusti e pratiche che rivivono ancora oggi in un frutto apparentemente semplice ma carico di curiosità che ancora oggi possiamo gustare sulle nostre tavole ogni giorno, non solo per le Feste!

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