Il matrimonio vincente tra arte e birra.


La birra è una bevanda che negli ultimi decenni ha conquistato i cuori di giovani e adulti, amatori esperti e gourmet. Sono fiorite infatti ultimamente varie tipologie di questa bevanda, anche innovative, produzioni artigianali, abbinamenti insoliti e molto altro.

La sua storia accompagna l'uomo lungo i secoli, anzi i millenni, essendo già conosciuta e preparata dagli antichi Egizi.

L'arte nel tempo ha documentato la sua presenza all'interno della vita dell'uomo, descrivendo anche vari aspetti che la riguardano, ne cito solo alcuni: la nascita, attraverso rappresentazioni tombali, su papiri e statuette che illustrano la sua preparazione a partire dall'antico Egitto; l'evoluzione nel tempo dei processi produttivi e di consumo; la presenza in un determinato territorio o civiltà con le conseguenze sociali e culturali che ne derivano.


(Eduard Grutz, Tre monaci che consumano uno spuntino, 1885)


La prima associazione tra birra e arte che mi viene alla mente riguarda il monachesimo, non solo per il fatto che in molte località europee la sua produzione era spesso associata ai lavori svolti all'interno delle abbazie (questo anche al nord Italia), ma anche perché nel tempo fu spesso utilizzata nella realizzazione di opere satiriche contro la Chiesa e/o i monasteri o, in alcuni casi, per documentare la vita e le attività al loro interno. Altre volte, invece, la nostra protagonista fu oggetto di veri e propri miracoli operati da santi e sante nella loro vita; l'opera che è presente qua sotto è un valido esempio di ciò.


(Lorenzo Lotto, Santa Brigida benedice l'acqua
che si trasforma in birra, 1524, Trescore Balneario,
Oratorio Suardi)


Le scene degli affreschi cinquecenteschi di Lorenzo Lotto aventi come soggetto alcuni episodi della vita di Santa Brigida mostrano la connessione della bevanda non solo con l'ordine monastico ma anche con il Paese d'origine della monaca. Santa Brigida d'Irlanda decise infatti di entrare molto giovane in convento, tra gli episodi che costellano la sua straordinaria vita è presente quello in cui trasformò della semplice acqua in birra, miracolo per certi versi simile a quello compiuto da Cristo alle nozze di Cana ma che testimonia anche lo stretto legame con la nostra protagonista, non solo in riferimento alla sua presenza all'interno degli ordini religiosi, ma anche di determinati territori; l'Irlanda infatti fu uno dei principali produttori nella storia.


(Pieter Bruegel il Vecchio, Il banchetto nuziale, 1568, Vienna,
Kunsthistorisches Museum


L'arte può consentire anche di far luce su interessanti aspetti che riguardano questa bevanda, o anche curiosità. Infatti, nell'opera "Il banchetto nuziale" di Pieter Bruegel il Vecchio, è presente la testimonianza della diffusione nei scoli scorsi del lambic, una particolare birra a fermentazione spontanea originaria di un'area a sud-ovest di Bruxelles, nel Belgio. In questo caso il mosto della birra è esposto all'azione dei lieviti selvatici e batteri autoctoni, anziché attraverso una modalità controllata come nella produzione normale. Una bevanda particolarissima presente ancora oggi che può essere consumata così com'è oppure, per mitigare l'accentuata nota amara, essere mescolata a sciroppi di frutta che, tra l'altro, danno luogo in diverse località del Nord Europa a differenti tipi di sottoprodotti. Va inoltre ricordato che, già a partire dal Cinquecento, i produttori iniziarono a controllare con successo la fermentazione dell'orzo e agire in modo più attivo sul processo produttivo della birra, modificando considerevolmente il risultato finale. Nell'opera in questione, come si può notare dall'immagine che ho inserito sopra, in basso a sinistra un uomo è intento a mescere il liquido che poi verrà servito durante il banchetto.
Quest'ultimo aspetto è tutt'altro che banale, sebbene infatti il consumo della birra fu diffuso in molti Paesi ( le Fiandre ne sono un esempio) e, in modo più o meno uniforme, in quasi tutti i ceti sociali, essa fu sovente associata ai ceti bassi, non solo come elemento di caratterizzazione di uno status ma, in senso specifico, anche psicologico, culturale e comportamentale. Dal punto di vista storico i consumi della nostra protagonista aumentavano durante le carestie e, conseguentemente, in mancanza di disponibilità economiche; un aspetto che fu particolarmente accentuato in Francia. Sono frequenti anche a tal proposito gli esempi di scene di vita contadina, come quella inserita sopra o che segue, in cui la birra è associata a modi di fare e di atteggiarsi del mondo rurale o, anche, a luoghi in cui tali prodotti potevano essere consumati.


(Peter Paul Rubens, La festa del villaggio, 1630 - 1638, Parigi,
Louvre)


L'arte può documentare non solo aspetti sociali, culturali e antropologici, ma anche economici e commerciali. Attraverso le differenti forme d'arte infatti è possibile ricostruire e documentare la storia di singole realtà produttive, la loro evoluzione e, soprattutto, la permanenza nel tempo. E' il caso del Birrificio Bass (Bass Brewery), fondato nel 1777 da William Bass nello Staffordshire in Inghilterra, e presente nell'opera "Bicchiere e bottiglia di Bass" di Picasso. Lo stesso artista, tuttavia, eseguì anche manifesti pubblicitari per diverse realtà di settore, esempio ulteriore della commistione tra arte, pubblicità, evoluzione dell'industria alimentare e commercio.


(Picasso, manifesto pubblicitario per Els Quatre Gats)


La birra è poi entrata anche recentemente all'interno delle opere appartenenti alla Pop Art, testimoniando così il suo rapporto con l'uomo negli ultimi decenni.
Una bevanda che, inutile negarlo, piace sempre più ed è consumata in moltissimi Paesi nel mondo, ma è anche un prodotto ricco di storia e influenze, legami e rapporti con differenti settori della cultura, arte compresa, che nel tempo hanno contribuito a far luce sui molteplici aspetti che la riguardano e a far conoscere la straordinaria cultura che ruota attorno a essa, anche oggi.

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