Le norme ed il cibo: sociologia e storia attorno ad un rapporto millenario.

Le norme che riguardano il mondo del cibo sono un tema molto complesso e difficile da argomentare per certi aspetti, esse infatti coinvolgono una pluralità di fattori di differente natura: sociali, culturali, storici, antropologici, che a volte agiscono in modo autonomo ma, più spesso, sono interconnessi.
Per riuscire a capire cosa sono le norme e la loro importanza all'interno del contesto alimentare è necessario però capire anzitutto cosa sia il rito e che valore assuma nella vita dell'uomo. Con questo termine solitamente intendiamo ciò che è legato agli aspetti della religione ed alla sua articolazione in un tempo determinato o in uno spazio. In realtà il suo significato è molto più complesso e riguarda la totalità della vita umana, anche quegli aspetti che esulano quindi dall'ambito della religione. Come molti testi di antropologia e filosofia hanno infatti spiegato, esso regola la vita dell'individuo lungo il tempo e lo spazio; se ci pensiamo bene ogni giorno che noi viviamo si compone di tanti riti che noi eseguiamo e che hanno la funzione importante di dare stabilità al nostro vivere, certezza ad un qualcosa che è tutto fuorché stabile e a cui basta un piccolo imprevisto per rompere questo delicato equilibrio.
In tutto ciò acquistano un ruolo importante i simboli, ovvero oggetti, azioni, segni (e, nel corso della storia, tanto altro), che costituiscono i tasselli indispensabili per comporre la nostra ritualità. I simboli ci permettono infatti di rielaborare i tanti stimoli a cui siamo sottoposti in forme semplificate e maggiormente comprensibili.
L'adozione inoltre di una ritualità, ovvero un insieme di gesti, atti, norme condivise, permette al singolo di sentirsi parte di una comunità, creando coesione sociale, intesa e senso di appartenenza. Allo stesso tempo, sono anche degli importanti fattori che permettono di distinguersi da altri gruppi o comunità che hanno a loro volta una specifica ritualità.

(Willem Buytewech, Banquet in the Open Air, 1615,
Staatliche Museen zu Berlin)

Questa articolata riflessione non è assolutamente astratta ed è importante per definirne la centralità nel mondo dell'alimentazione. Il cibo infatti, e quindi l'atto del mangiare, sono da sempre dei potenti simboli, essi consentono forse più di ogni altra cosa di creare coesione, senso di appartenenza e identificazione con un modello ritenuto comune. Allo stesso modo, e proprio in virtù di questo aspetto, è anche un modo per differenziarsi, sancire differenze sociali e culturali.
Le norme sociali sono quindi fondamentali per la formazione e l'articolazione del rito; nel grande mondo del cibo tuttavia le norme riguardano aspetti diversi e di diversa natura.
Vi sono anzitutto norme riguardanti il comportamento a tavola ed il modo in cui consumare i cibi, elaborate nel complesso sistema sociale della società di corte, questo insieme di prescrizioni, obblighi, doveri ma anche diritti, avevano come scopo primario non solo quello di sancire la netta divisione tra l'aristocrazia e gli altri ceti sociali (borghesia compresa) ma, nel sistema complicato della classe aristocratica, istituire un cerimoniale delle buone maniere aveva anche la funzione di distinguere i ruoli sociali all'interno della stessa. Aspetti che sono lontani dalla semplice banalizzazione che solitamente se ne fa, perché incardinati in un complesso ed importante sistema storico, culturale e sociale che sarà indispensabile anche per i secoli successivi. A tal proposito è doveroso menzionare il lavoro svolto da Norbert Elias, una delle figure più importanti della sociologia del secolo scorso, che analizzò in modo approfondito queste tematiche definendo la loro importanza nei secoli scorsi grazie al suo trattato "Il processo di civilizzazione" composto da due parti: la prima scritta nel 1939 che analizza le tematiche che ho parzialmente affrontato in questo breve articolo, la seconda che risale agli anni Sessanta.
Ci sono norme poi che riguardano il modo di cucinare i cibi, di abbinarli, di servirli all'interno di un pasto o un banchetto e che fanno capo ad un insieme di regole di natura medica che nei secoli scorsi avevano come scopo quello di preservare lo stato di buona salute negli individui anche grazie (e soprattutto) all'alimentazione ed alla combinazione delle materie prime. Ho già avuto modo di trattare di ciò in modo approfondito in numerosi precedenti articoli ma desidero nuovamente ricordare che parte di queste norme sono ancora presenti nei nostri sistemi culturali attraverso motti o modi di dire che sono dei veri e propri sedimenti di epoche passate e che vivono ancora in tantissimi nostri territori :"Gallina vecchia fa buon brodo" , "La bocca non è stracca se non sa de vacca" , e gli esempi sarebbero molti.
Altre norme importanti che riguardano il cibo sono quelle che inglobano gli aspetti legati alla fede; è noto a tutti infatti come nel corso dei secoli molte religioni hanno avuto norme o divieti riguardanti il consumo di determinati cibi o i modi idonei per trasformarli e consumarli. Gli aspetti che riguardano questo rapporto millenario non si fermano certo qui, nelle religioni antiche riguardavano infatti le modalità di offerta, i modi per praticare i sacrifici e le varie tematiche ad essi associate. Oltre a ciò vi erano naturalmente norme che riguardavano il consumo di determinati alimenti per onorare specifiche divinità.
Altre regole hanno poi coinvolto il cibo e la società attraverso l'adozione di pratiche e rituali ad esso associati che nel corso del tempo sono diventati delle vere e proprie norme o a volte, se ci pensiamo bene, dei simboli come la cottura al dente della pasta, relativamente recente ma associato oggi indissolubilmente al nostro Paese ed anzi, una vera e propria regola che discrimina chi sa cucinare la pasta da chi non è in grado.
Le norme quindi regolano ed hanno regolato nel tempo i vari aspetti che si sono legati al cibo ed alla sua presenza nel tessuto umano, una presenza inevitabile e inevitabilmente complessa, la cui comprensione è importante per capire una parte della nostra storia e delle nostre tradizioni.

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