Formaggio di Fossa di Sogliano DOP.

La preparazione di formaggi e, in generale, di prodotti che provengono dalla lavorazione del latte, ha accompagnato l'uomo nella storia quasi dalle origini. Possiamo aver prova di tutto ciò nelle numerose citazioni presenti in poemi o componimenti antichi, l'episodio nell'Odissea di Polifemo che trasforma il latte del suo gregge di capre è forse l'esempio più significativo.
Il formaggio è indubbiamente presente da molto tempo anche nel nostro Paese e lega la sua storia, quasi inevitabilmente, ai territori di provenienza ed alle genti che vi hanno abitato.
La prelibatezza che è protagonista di questo breve approfondimento è un esempio chiaro e significativo della presenza nel tempo e nel territorio di un prodotto derivante non solo dalla lavorazione del latte ma anche e soprattutto dalla sapienza umana.
E' un formaggio a pasta dura o semidura prodotto con latte intero vaccino o latte intero ovino da allevamenti posti nella zona di produzione che comprende il territorio delle province di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna e Piceno e una parte di quelle di Bologna, Ancona, Macerata, Pesaro-Urbino, Ascoli. Vi possono essere inoltre tre tipologie di formaggio: pecorino, vaccino o misto.
Particolare e caratteristica non solo per la storia del prodotto ma anche per le sue proprietà organolettiche finali è inoltre la tradizione di "infossare" il formaggio (posto prima in sacchetti di tela) in fosse di matrice tufacea, e coperto poi da paglia di fieno che funge da isolante per l'aria. Un modo per conservare un prodotto di trasformazione che ha origini antiche e che si consolida in epoca medievale derivando dall'uso delle fosse come luoghi sicuri per conservare lontano da pericoli e ad una temperatura costante non solo il formaggio ma anche altre derrate alimentari. I primi documenti relativi a questa pratica risalgono alla famiglia Malatesta e più precisamente al XIV secolo, per poi comparire in due documenti del Quattrocento.
Questo straordinario prodotto è utilizzato come ingrediente della cucina emiliana e marchigiana oppure gustato da solo con abbinamento di marmellate e mieli locali. Un modo gustoso per conoscere un prodotto dalle caratteristiche particolari e intriso di storia e tradizione.

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