I banchetti nella Bibbia attraverso l'arte. Il cibo che abbraccia religione e cultura.
Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, il cibo è molto presente nella Bibbia, sotto diversi aspetti. Lo troviamo sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento in numerose accezioni e con differenti funzioni.
In questo discorso generale meritano particolare attenzione i banchetti che sono presenti in molte occasioni e in cui il cibo assume particolari significati e simbologie. A tal proposito il banchetto non solo è il momento dei festeggiamenti per una particolare ricorrenza o festività, ma è anche l'occasione per tramare alle spalle di qualcuno, diffondere il proprio pensiero, farsi giustizia, e l'elenco sarebbe ancora lungo. Chiaramente l'arte nel corso dei secoli ha documentato tutto ciò.
Tra i più rappresentati troviamo sicuramente il Banchetto di Baldassarre, di cui qui sopra troviamo un'immagine. Baldassare era il figlio di re Nabucodonosor. Un giorno invitò ad un grande banchetto i suoi più alti funzionari e fece portare gli oggetti d'oro e d'argento che il padre aveva preso dal Tempio di Gerusalemme. Mentre gozzovigliavano apparve una mano che scrisse una frase sul muro della sala. Su consiglio della regina il re convocò Daniele, un uomo con particolari poteri in grado di decifrare i messaggi più arcani, per dare un senso alla sua paurosa visione. Il giovane spiegò che Dio voleva punirlo per essersi comportato in modo ingiusto come il padre ed aver oltraggiato le offerte sacre. Il suo regno sarebbe finito e lui morto per mano degli avversari. Nella stessa notte il re morì e il suo regno cessò d'esistere, come aveva predetto il giovane. In questo caso nel testo biblico il banchetto assume una doppia funzione: da un lato mostrare il comportamento deplorevole del re e della sua corte, dall'altro l'opera della giustizia divina. Ma i casi non si fermano certo qui.
Assalonne, figlio del re Davide, assassinò il fratello ebbro ad un banchetto perché tempo prima aveva cercato di abusare della sorella e il padre (Davide) non era stato capace di punirlo. Da questo caso emblematico si capisce che la Bibbia è piena di situazioni tragiche, tradimenti, delitti, congiure, il banchetto appena esposto ci fornisce un valido esempio di quanto appena affermato.
Il banchetto può anche essere un'occasione per aver salva la propria vita e quella del proprio popolo, è quello che emerge dalla vicenda di Ester e Assuero, in cui le sorti del popolo ebraico perseguitato da un funzionario antisemita, vengono mutate da un banchetto grazie all'intervento divino.
Il banchetto di re Erode, magnificamente rappresentato qua sopra da Rubens, ci offre un altro esempio. Durante il convito narrato nella Bibbia, la danza sensuale ed ammagliante di Salomè, figlia del re, riuscì a stupire così tanto i presenti da avere dal padre come ricompensa la possibilità di esaudire un desiderio a sua scelta. La figlia, istigata dalla madre, espresse la volontà di avere la testa di Giovanni Battista che quindi venne martirizzato. In questo ultimo esempio il banchetto è il simbolo e il mezzo attraverso cui si manifesta la mancanza di valori, l'animo cattivo e l'iniquità.
Ma esso non è presente solo nell'Antico Testamento, sono diversi infatti anche gli esempi nei vangeli. Le nozze di Cana, per esempio, sono il momento in cui la vita pubblica di Cristo (e la sua missione) iniziano rendendosi palesi; altri esempi in cui il banchetto o, in linea generale, la mensa comune, sono presenti nei testi sono, per esempio, Cristo in casa di Simone, oppure quando viene invitato ad un banchetto di festeggiamento in casa di un peccatore, suscitando così lo stupore e l'indignazione dei benpensanti. Infine non si può non ricordare l'Ultima Cena, che costituisce uno dei momenti salienti della Sua vita e che fu, in sostanza, un banchetto organizzato per celebrare la Pasqua ebraica.
Come ho voluto brevemente mostrare il banchetto è molto presente nella Bibbia e assume molteplici funzioni, a volte anche contrastanti, divenendo fonte di salvazione, esempio di ingiustizia od occasione di liberazione.
Anche in questo caso, e ancora una volta, il cibo e l'atto del mangiare si intrecciano profondamente con le vicende umane creando nuovi percorsi, strade, bivi e ostacoli, e divenendo forti portatori di significati.
In questo discorso generale meritano particolare attenzione i banchetti che sono presenti in molte occasioni e in cui il cibo assume particolari significati e simbologie. A tal proposito il banchetto non solo è il momento dei festeggiamenti per una particolare ricorrenza o festività, ma è anche l'occasione per tramare alle spalle di qualcuno, diffondere il proprio pensiero, farsi giustizia, e l'elenco sarebbe ancora lungo. Chiaramente l'arte nel corso dei secoli ha documentato tutto ciò.
(Tintoretto, Convito di Baldassarre, 1541-1542 circa, Verona, Castelvecchio) |
Tra i più rappresentati troviamo sicuramente il Banchetto di Baldassarre, di cui qui sopra troviamo un'immagine. Baldassare era il figlio di re Nabucodonosor. Un giorno invitò ad un grande banchetto i suoi più alti funzionari e fece portare gli oggetti d'oro e d'argento che il padre aveva preso dal Tempio di Gerusalemme. Mentre gozzovigliavano apparve una mano che scrisse una frase sul muro della sala. Su consiglio della regina il re convocò Daniele, un uomo con particolari poteri in grado di decifrare i messaggi più arcani, per dare un senso alla sua paurosa visione. Il giovane spiegò che Dio voleva punirlo per essersi comportato in modo ingiusto come il padre ed aver oltraggiato le offerte sacre. Il suo regno sarebbe finito e lui morto per mano degli avversari. Nella stessa notte il re morì e il suo regno cessò d'esistere, come aveva predetto il giovane. In questo caso nel testo biblico il banchetto assume una doppia funzione: da un lato mostrare il comportamento deplorevole del re e della sua corte, dall'altro l'opera della giustizia divina. Ma i casi non si fermano certo qui.
(Mattia Preti, Convito di Assalonne, 1657 circa, Napoli, Museo di Capodimonte) |
Assalonne, figlio del re Davide, assassinò il fratello ebbro ad un banchetto perché tempo prima aveva cercato di abusare della sorella e il padre (Davide) non era stato capace di punirlo. Da questo caso emblematico si capisce che la Bibbia è piena di situazioni tragiche, tradimenti, delitti, congiure, il banchetto appena esposto ci fornisce un valido esempio di quanto appena affermato.
Il banchetto può anche essere un'occasione per aver salva la propria vita e quella del proprio popolo, è quello che emerge dalla vicenda di Ester e Assuero, in cui le sorti del popolo ebraico perseguitato da un funzionario antisemita, vengono mutate da un banchetto grazie all'intervento divino.
(Rubens, Banchetto di re Erode, 1635-1638, Edimburgo Scottish National Gallery) |
Il banchetto di re Erode, magnificamente rappresentato qua sopra da Rubens, ci offre un altro esempio. Durante il convito narrato nella Bibbia, la danza sensuale ed ammagliante di Salomè, figlia del re, riuscì a stupire così tanto i presenti da avere dal padre come ricompensa la possibilità di esaudire un desiderio a sua scelta. La figlia, istigata dalla madre, espresse la volontà di avere la testa di Giovanni Battista che quindi venne martirizzato. In questo ultimo esempio il banchetto è il simbolo e il mezzo attraverso cui si manifesta la mancanza di valori, l'animo cattivo e l'iniquità.
Ma esso non è presente solo nell'Antico Testamento, sono diversi infatti anche gli esempi nei vangeli. Le nozze di Cana, per esempio, sono il momento in cui la vita pubblica di Cristo (e la sua missione) iniziano rendendosi palesi; altri esempi in cui il banchetto o, in linea generale, la mensa comune, sono presenti nei testi sono, per esempio, Cristo in casa di Simone, oppure quando viene invitato ad un banchetto di festeggiamento in casa di un peccatore, suscitando così lo stupore e l'indignazione dei benpensanti. Infine non si può non ricordare l'Ultima Cena, che costituisce uno dei momenti salienti della Sua vita e che fu, in sostanza, un banchetto organizzato per celebrare la Pasqua ebraica.
Come ho voluto brevemente mostrare il banchetto è molto presente nella Bibbia e assume molteplici funzioni, a volte anche contrastanti, divenendo fonte di salvazione, esempio di ingiustizia od occasione di liberazione.
Anche in questo caso, e ancora una volta, il cibo e l'atto del mangiare si intrecciano profondamente con le vicende umane creando nuovi percorsi, strade, bivi e ostacoli, e divenendo forti portatori di significati.
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